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Allegre ricette per cucinare con i bambini

Piatti surgelati, cibi confezionati: i ritmi forsennati della vita moderna hanno trasformato ormai la cucina in qualcosa di artificiale e precostituito, ben lontana dall'epoca in un cui le sapienti mani delle nonne preparavano deliziose pietanze a partire dalla materia prima.

Oggi gli scaffali dei supermercati offrono tutto ciò; che è necessario e spesso i bambini non conoscono nemmeno gli ingredienti di quello che viene loro portato in tavola e, ancor meno, la loro provenienza. Sembra impossibile da credere ma molti bambini non sanno come nascono i fagioli, come si prepara la farina, come si impasta il pane. Le mani lavorano sempre meno (se non a contatto con lo schermo di uno smartphone!), lo sguardo resta fisso sul monitor della televisione, le gambe ferme sul divano mentre il bambino si imbottisce di "cibo spazzatura". Eppure, diversamente da quello che si pensa, i bambini amano molto camminare nei boschi, nei campi o lavorare negli orti alla scoperta di frutta e verdura, da raccogliere e cucinare insieme alla mamma o la nonna.

Uno dei lavori più semplici ed estremamente graditi dai bambini che si può; compiere insieme a loro consiste, ad esempio, nello sbucciare piselli o fagioli: per i piccoli è una grande soddisfazione e un passatempo che sviluppa il senso di volontà. In certi casi può; essere sufficiente un aiuto mentre si mescola una zuppa, quando si lava la verdura, se si deve aggiungere alcuni ingredienti: il risultato è un piatto, una pappa, una ricetta creata insieme a "a quattro mani" (o meglio sue mani e due manine) che sarà sicuramente molto gradita al bimbo.

"Mettere le mani in pasta", sprofondarle nella farina, travasare chicchi da un recipiente a un altro, sono altrettanti "esperimenti" che il piccolo mette in atto per conoscere la materia attraverso i sensi, dall'olfatto, al tatto fino al gusto e ad altri più sottili. Un esempio classico è quello dei biscotti fatti in casa magari in occasione di una festività: dopo aver preparato la pasta frolla (secondo il proprio gusto) il bambino si divertirà a stendere l'impasto con il mattarello e poi a realizzare le diverse figure (l'albero, la stella, l'animaletto) con l'aiuto di formine oppure anche con le proprie mani.

E i biscotti che usciranno dal forno, anche se magari un po' bruciati e non perfetti, saranno sicuramente meravigliosi!

Talvolta, poi, basta un po' di fantasia per rendere appetibile quella verdura che il bambino da sempre ha rifiutato, semplicemente proponendola in maniera originale: ed ecco che i pomodori possono essere assaporati se vengono inseriti magari in piccoli spiedini da gustare su un bastoncino, oppure risotti dove compaiono "occhi" e "bocche" di verdure che formano facce accoglienti e divertenti e magari carote a julienne come "capelli" tutti intorno, o burger decorati con fiorellini o cuoricini di carote, pomodori o finocchi crudi tutti intorno come decorazione nel piatto. Questo non significa affatto che debba trasformarsi o sostituire il gioco: ma un rapporto positivo con il cibo (che è direttamente collegato a quello con la mamma, la prima fonte di nutrizione con il latte); immergendo le mani, assaporando con gli occhi, gustando i profumi, partecipando alle ricette, svilupperà un approccio non più conflittuale con alcuni "ingredienti" da sempre poco amati ai bambini, senza imposizioni ma in maniera del tutto naturale.

Ecco, quindi, alcune idee, dal primo al dolce, che possono anche essere rielaborate in maniera del tutto personale.

 

Un nutriente primo: Farfalline stellate

Ingredienti

300 grammi di farfalline

1 peperone rosso

1 cipolla bianca

150 grammi di piselli (meglio se da sgranare con i bimbi)

10 foglie di basilico

sale

olio extra vergine di oliva

 

Preparazione

Sgranare i piselli facendosi aiutare dal bimbo.

Dopo aver lavato il peperone, dimezzarlo e privarlo del picciolo, dei semi e dei filamenti. Quindi farlo cuocere a vapore per circa 25 minuti e poi pelarlo, salarlo e e ritagliarlo con uno stampino a forma di stella (o cuoricino o altre forme gradite) divertendosi insieme al proprio bambino.

Nel frattempo far appassire in una padella la cipolla con un po' di olio, quindi aggiungere i piselli e un pizzico di sale.

Mescolare e lasciare cuocere per un quarto d'ora circa.

Una volta cotti i piselli, frullarli con olio, basilico e un pizzico di sale.

Cuocere la pasta in abbondante acqua salata, condire con il pesto di piselli e decorare con le stelline a piacere.

In alternativa si potranno utilizzare (a seconda della stagione) cime di broccoli o di cavolfiore o zucca cotti al vapore e decorare con altre verdure come barbabietola cotta nella pentola a pressione.

 

Un divertente secondo: Faccetta di polpetta

Ingredienti

200 grammi di fagioli cannellini cotti

100 grammi di riso integrale

uno scalogno

50 grammi di pangrattato

uno spicchio di aglio

sale

olio extra vergine di oliva

pomodorini per guarnire

 

Preparazione

Dopo averli sbucciati e sgranati (sempre con l'aiuto del bambino) mettere in ammollo i fagioli con alga kombu, alloro e semi di finocchio (per agevolare la digestione) e cuocerli.

Cuocere anche il riso per circa quaranta minuti e aggiungere il sale poco prima di scolarlo.

Nel frullatore mettere scalogno sbucciato e tagliato, i fagioli scolati, un pizzico di sale e lo spicchio di aglio.

Tritare finemente e aggiungere il pangrattato e un cucchiaio di olio.

Con il composto ottenuto formare delle palline grosse come noci, eventualmente bagnando le mani per creare meglio la forma e aggiungendo altro pangrattato se il composto dovesse risultare troppo fluido. Questa operazione potrà essere tranquillamente effettuata con l'aiuto dei più piccoli (veri artisti della polpetta) che si divertiranno a formare piccole palline di neve...a base di fagioli!

A questo punto le polpettine potranno essere cotte in forno preriscaldato a 200 gradi in una teglia rivestita da carta da forno e condite con un goccio d'olio.

Far cuocere per un quarto d'ora circa, quindi guarnire alternando con i pomodorini su bastoncini di legno sui quali i bimbi potranno divertirsi a disegnare delle faccine divertenti. In alternativa ai pomodori, nella stagione più fredda, le polpette potranno essere alternate a cavolini di Bruxelles cotti al vapore.

 

Un dolce tipico: Frappe di Carnevale

Chiacchiere o frappe che dir si voglia sono il dolce tipico di Carnevale. Per i più piccoli sarà una gioia cucinarle ma soprattutto gustarle!

Ingredienti

500 grammi di farina a scelta

50 ml di olio di semi

50 grammi di zucchero

100 ml di vino bianco

100 ml di succo d'arancia

scorza grattugiata di arancia

1 pizzico di sale

100 grammi di zucchero a velo

un cucchiaio di lievito in polvere

un litro di olio extra vergine di oliva o di semi per friggere

 

Preparazione

Versare la farina e aggiungere il vino bianco, il succo di arancia, il sale, lo zucchero semolato e 50 ml di olio di semi.

Impastare il tutto, grattugiando la scorza d'arancia e impastare fino a ottenere un panetto morbido ma consistente. Coprire con la pellicola e far riposare in frigo per 30 minuti.

Trascorso il tempo necessario estrarre quindi il panetto dal frigo e posizionarlo su una spianatoia infarinata.

Diviso l'impasto in 8 parti, si dovrà ancora infarinare e poi passare ogni pezzo nella macchina per la pasta: questo sarà il momento più gradito dai bambini che si divertiranno a girare la manovella e ottenere strisce di spessore di 3-4 mm.

Con il coltello rettangoli di circa 3x7 cm, fare un piccolo taglio al centro facendo rientrare un lembo all'interno.

Scaldare quindi l'olio nella padella e iniziare a posizionare la prima "frappa" che si gonfierà leggermente producendo le classiche bollicine.

Terminata la cottura di tutte le frappe farle raffreddare e sgocciolare su un foglio di carta assorbente, spolverizzando poi, una volta raffreddate, con zucchero a velo. Ecco pronte le frappe per essere gustate ma...senza fare indigestione!

Buon appetito!

 

Ricette tratte da "Baby Vegan Chef" , La cucina allegra con i bambini. DI Licia Calia. Bioricettari Terra Nuova Edizioni

Image by Skitterphoto on Pixabay

Articolo scritto da: Roberta Marino