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Vivere l’Avvento con i bambini: suggerimenti per la prima settimana

Avvento, parola che arriva dal latino "adventus" e significa "venuta". Quattro settimane prima di Natale ha inizio l'attesa: un momento che per i bambini si rinnova ogni anno con meraviglia, stupore e con calore. Il calore delle quattro candele che una per volta, una settimana dopo l'altra, vengono accese, rinnovando la memoria di qualcosa che sta per accadere.

La meraviglia del Presepe che, giorno dopo giorno, fino al 24 dicembre, si arricchisce di paesaggi, di personaggi: dal piccolo cristallo all'agnellino, tutti i componenti che, a seconda delle settimane, giungono sul tavolo della natura per accogliere l'arrivo del Bambino Gesù.

Lo stupore, nel ritrovare ogni giorno nella casellina del Calendario dell'Avvento un piccolo dono portato dall'Angelo della settimana (che apparirà realizzato in lana cardata, in legno, in carta o semplicemente dipinto) e che sarà anche parte di quel Presepe: l'Angelo dal mantello Blu intessuto di pace che dona pietre, minerali, cristalli; l'Angelo Rosso che scruta nei cuori e reca pigne, bulbi, agrifoglio; l'Angelo Bianco che riscalda quei cuori e porta con sé agnellini e altri animaletti e, infine, l'ultima domenica prima di Natale, l'Angelo Viola Malva, con il suo canto di Pace e che accoglie l'arrivo del Bambino Gesù insieme a pastori, gnomi e piccoli angioletti.

Così, mentre ogni sera, accanto alla candela accesa, si legge al bambino una storia che accompagna l'attesa del Natale con il racconto del viaggio di Maria, Giuseppe e l'asinello, il mattino seguente si rinnova in lui la gioia di scoprire cosa l'Angelo avrà portato nella casella di quel giorno, dal 1 al 24 dicembre.

Un dono ancora più bello se realizzato interamente dalle mani di mamma e papà, anche con materiali molto semplici, di riciclo o facendosi aiutare dalla natura.

Innanzitutto proprio a partire dal quel calendario fatto di tante taschine che nascondono piccoli tesori: certo, in commercio se ne trovano di ogni tipo e anche molto elaborati, ma la soddisfazione di aver realizzato qualcosa di personale (se lo si desidera, anche insieme al proprio bambino) che resterà nel tempo, sarà unica.

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La tradizione nordica e tedesca prevede calendari con le finestrelle da aprire, di solito di una casetta, ma è anche possibile "incastonarle" in un paesaggio innevato e, aprendole, scoprire magari un nido di uccelli o la tana di un coniglietto o un personaggio: ad esempio uno gnometto o un angelo legati magari alla storia raccontata la sera precedente.

Se, invece, si desidera far trovare ai propri bambini vere e proprie sorprese da conservare o per arricchire il Presepe le possibilità "fai da te" sono molteplici: si possono utilizzare sacchettini di carta di vari colori che possono essere appesi a un filo con piccole mollettine colorate oppure incollati su un pannello di feltro o, ancora, attaccati a più rami, non dimenticando i numeri sopra; oppure con i rotoli di cartone avanzati, incollati l'uno sull'altro per formare una figura a piacere (ad esempio una casetta) e coprendo il buco con del cartoncino con sopra il numero.

Anche le bustine di carta colorate sempre appese a un filo con mollette, possono trasformarsi in 24 taschine, semplicemente attaccando numeri di stoffa o di cartoncino. Per chi è pratica di cucito si possono realizzare, invece, sacchettini in pannolenci, stoffa o feltro molto semplici, cucendo tutto intorno il tessuto (due rettangoli), chiudendo l'apertura in alto con un nastrino magari rosso, e incollando o cucendo con colla a caldo i numeri in un altro colore sul lato esterno: i vari sacchettini o bustine andranno, poi, a loro volta incollati su un pannello più robusto in legno o feltro che dovrà essere appeso al muro.

Perfino vecchi calzini colorati, uno dietro l'altro, appesi a un filo possono diventare le taschine per le piccole sorprese; oppure si potranno creare calze e altre forme, come casette o guantini, sempre cucendo insieme parti doppie di avanzi di stoffa o pannolenci colorati e appendendoli semplicemente a rami raccolti nel giardino.

Un calendario dell'Avvento semplice ma sicuramente apprezzato può; essere costituito da una "catena" di 24 noci (o 27 se si considerano le quattro settimane complete) aperte e svuotate, al cui interno vengono racchiusi i doni e poi richiuse incollando i due gusci.

Con la stoffa, i rami o il cartoncino, poi, si può; pensare di realizzare un piccolo albero di Natale sul quale verranno appesi, uno per ogni giorno dell'Avvento e per i vari rami, i piccoli pacchettini regalo contenenti le sorprese o le taschine di stoffa nelle quali le stesse sorprese verranno nascoste.

E dentro: cosa si potrà inserire in quelle taschine?

La tradizione Waldorf, ispirata alla pedagogia di Rudolf Steiner, prevede che nella prima settimana di Avvento l'Angelo Blu porti i cristalli e i minerali che guidano il cammino della Sacra Famiglia nel loro viaggio verso Betlemme: per questo si potranno prendere piccole gemme di ogni tipo acquistandole ma anche semplicemente arricchendo un sassolino con pennellature d'oro o d'argento e spargendo polvere dorata "di stelle" su un telo blu sul quale saranno appoggiati i doni.

Oppure si potranno realizzare stelle o cristalli di carta, di feltro, di pannolenci, ritagliandoli oppure partendo da un pezzettino di lana cardata color giallo oro e lavorandolo poco per volta creando le punte con l'ago per infeltrire. O, ancora, stelle in legno, magari dipinte d'oro o argento.

Fiocchi di neve di carta si creano anche con un piccolo lavoretto di origami: è sufficiente un quadrato di carta o cartoncino (bianco o dorato) della misura che si preferisce e che andrà ripiegato sui lembi più volte (come si fa abitualmente con un tovagliolo) e traforando nei vari lati delle piccole forme (ad esempio un mezzo cuoricino ecc..) e spuntando la punta in alto. Una volta aperto magicamente si creerà un fiocco di neve o, se si preferisce, un cristallo o una stella, da appendere per addobbare l'albero di Natale o per decorare le finestre.

Da ammirare giorno dopo giorno, in attesa dell'arrivo della seconda settimana dell'Avvento e dei doni che porterà l'Angelo Rosso…

"(…) Poi il vecchio pastore tirò; fuori il cristallo dalla tasca. Un grazioso, purissimo cristallo. Il bimbo ne fu stupefatto, non aveva mai visto una pietra così bella. Lo posò; sul davanzale della finestra per poterlo guardare brillare alla luce.

Ogni giorno lo contemplava, guardava i suoi riflessi al sole, lo ammirava su tutte le facce. Lo amò; sempre più, col suo cristallo si sentiva meno solo quando il nonno era uscito. (...)"

(tratto da "Festeggiare l'Avvento" Soline e Pierre Lienhard – Fior di Pesco Edizioni)

Articolo scritto da: Roberta Marino