Importanza dell’attività artistica: imparare a portare a compimento
Sta per ricominciare l'anno scolastico e per molti bambini questo significherà l'ingresso in un nuovo orizzonte, il passaggio ideale da quello protetto della famiglia a quello che sarà il medium tra quest'ultima e il mondo: un orizzonte aperto – o così dovrebbe essere, capace di stimolare l'esploratore, il navigatore, l'avventuriero che vive in ogni bambina e bambino.
Il compito del percorso scolastico, idealmente, dovrebbe proprio essere quello di appassionare, nel senso più originario del termine: attraverso le passioni - usando quindi la partecipazione emotiva come veicolo - attrarre a sé, fare innamorare. Di cosa? Del mondo, naturalmente. E dell'ignoto.
Rappresentato, letto, interpretato, avvicinato attraverso le diverse discipline. Se l'oggetto d'amore sfugge sempre un po', quello che rimane e che diventerà il motore dell'esistenza e dei viaggi di Ulisse, è l'attività stessa del conoscere. In una parola: Filosofia.
Chiunque osservi i bambini sa che spontaneamente, ben prima di essere alfabetizzati, racconteranno il (loro) mondo attraverso il segno e il colore: ogni bambino ha bisogno di disegnare e dipingere e questa è una costante trasversale alla cultura d'origine, al genere, all'estrazione sociale. Ogni bambino crea così il proprio mondo, lo mette su carta o su qualunque altro supporto disponibile - anche le pareti di casa - gli dà forma e colore, a testimonianza di un rapporto amoroso a tratti difficile, a tratti generoso, sicuramente ormai insopprimibile.
Eppure l'attività artistica spesso trova a stento uno spazio proprio, spesso accanto a ciò; che è ritenuto superfluo. Un vezzo, qualcosa di decorativo rispetto ai pilastri della scienza, della tecnica e delle materie umanistiche. Eppure, cosa c'è di più umano e originario dell'esprimere sé e il mondo attraverso il segno dipinto? Dai petroglifici dei nostri progenitori passando per i corpi dipinti sino ad oggi, l'arte è una costante antropologica.
Per questo, accanto alle molteplici scoperte che i bambini faranno circa il mondo e le sue leggi, gli uomini e gli svariati sistemi di comunicazione e la loro storia condivisa, anche la scoperta artistica avrà una sua fondamentale importanza. Fare dell'arte non è un mero compito da svolgere ma un atto creativo: trasferire, plasmare, dare forma attraverso il sentimento e attraverso l'azione.
Un bambino che ha disegnato, plasmato la materia, usato il colore, sarà una persona adulta che padroneggerà anche altri sistemi simbolici ma, contemporaneamente, avrà interiorizzato un approccio ai problemi e alle richieste della vita che lo renderanno, almeno un po', creatore della propria esistenza.
Praticamente parlando, saprà canalizzare le proprie emozioni rendendole produttive, convivendo con esse, senza creare quella frattura tra razionalità ed emotività che è ormai condannata all'unanimità come origine di comportamenti nevrotici.
L'attività artistica, lungi dall'andare a scapito delle altre attività scolastiche, ne potenzia l'apprendimento e l'interiorizzazione. E' un'attività disinteressata, apparentemente fine a se stessa. Aristotele diceva "La filosofia non serve a nulla, dirai; ma sappi che proprio perché priva del legame di servitù è il sapere più nobile." Come per la la filosofia, il valore non strumentale dell'arte ne fa un'attività che educa a prendere parte attiva alle sfide non solo in vista di un interesse, ma perché la sfida è interessante di per sé. Come quando si gioca, e ci si esercita inconsapevolmente a partecipare alla propria vita.
Significa prendere parte anima e corpo al raggiungimento dei propri piccoli e grandi obiettivi per una questione estetica che è sempre anche etica: portare a termine l'opera. Parafrasando il filosofo John Dewey, non esiste una differenza fondamentale tra quotidiano (vita pratica, lavorativa, affettiva) ed arte: l'azione compiuta, portata a termine al meglio delle proprie capacità, è opera estetica. Se si inverte l'analogia, l'attività artistica educa il bambino a portare a compimento le proprie attività, dalle più insignificanti a quelle che fanno la differenza, fino a rendere la propria esistenza una propria creazione.
Non resta che augurare a tutti i piccoli esploratori un buon anno scolastico, e per chi avesse bisogno di fare scorte di acquerelli, matite, matitoni e colori di vario genere rigorosamente atossici, a base di ingredienti naturali, ecco qui il link.
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Articolo scritto da: Gloria Avolio