In un precedente articolo abbiamo parlato del momento giusto per togliere il pannolino al bambino: senza accelerare troppo i tempi, ascoltando i “messaggi” che il suo corpo ci manda, prediligendo un periodo tranquillo senza ulteriori cambiamenti e preferibilmente durante la bella stagione. Prima di questa fase, tuttavia, si attraversa quel periodo intenso del cambio incessante dei pannolini che, gradualmente, inizia a diminuire dopo l’anno e mezzo o due fino ad abbandonarlo del tutto.
E’ stato stimato che, in media, durante i primi tre anni di vita il bambino consuma circa seimila pannolini: una cifra enorme, in termini di costi ma, è bene saperlo, anche in termini di impatto ambientale. Ogni pannolino, infatti, impiega ben circa 500 anni per decomporsi: un aspetto che si tende a sottovalutare ma che è causa di inquinamento e di notevole produzione di rifiuti non differenziabili (in quanto sporchi di urina e feci), quindi difficili da smaltire pari al 10-20% del totale dei rifiuti presenti nelle discariche. Qui, durante la loro decomposizione, rilasciano sostanze tossiche per l’ambiente quali percolato e metano mentre se vengono bruciati in inceneritori diffondono nell’atmosfera anidride carbonica, diossine, idrocarburi policiclici aromatici e inquinanti di vario tipo. La diossina, in particolare, è un composto chimico altamente tossico che origina da una cattiva combustione di inceneritori o termovalorizzatori quando viene bruciata la plastica col cloro: causa tumori, disfunzioni ormonali, malformazioni fetali e danni al sistema nervoso e immunitario.; inoltre, quando si diffonde nell’ambiente, contamina aria e acqua entrando così nella catena alimentare con danni al feto e al neonato attraverso la trasmissione con la placenta prima e il latte materno, poi. Non solo: i pannolini usa e getta sono composti di cellulosa per produrre la quale vengono abbattuti molti alberi: almeno 20 sempre nei primi tre anni di vita del piccolo.
Per cercare di arginare questo scempio, la scelta migliore sarebbe quella di optare per i pannolini lavabili: un tempo, le nonne, usavano i cosiddetti “ciripà”, tessuti che venivano lavati e riutilizzati all’infinito. Non tutte le mamme, tuttavia, hanno la possibilità di fare una scelta tanto oculata quanto dispendiosa in termini di tempo e di energie dovendo, magari, lavorare oltre ad occuparsi da sole dei bambini e delle faccende domestiche. Una buona alternativa, quindi, è rappresentata dai pannolini, sempre usa e getta (e quindi che non richiedono il lavaggio) ma ecologici: pannolini, quindi, al passo con questi tempi che, inevitabilmente, sono contingentati e frenetici, con un occhio di riguardo, tuttavia, non solo alla tutela dell’ambiente ma anche alla salute del bimbo. Ciò che spesso si ignora, infatti, è che in molte marche di pannolini usa e getta commerciali maggiormente utilizzati, è stata riscontrata la presenza di sostanze potenzialmente tossiche come il glifosato ed il fenossietanolo, per citarne alcuni, per non parlare di latex, coloranti, profumi e agenti chimici di vario tipo causa di allergie, irritazioni e dermatiti per la pelle delicata del piccolo, oltre che (ancora una volta) danni ambientali. Tutti rischi che si possono evitare utilizzando, certamente, i pannolini lavabili: la scelta sicuramente più green per quanto molto dispendiosa per i costi elevati (come detto) e che implica, comunque, un certo consumo di acqua ed energia per i frequenti lavaggi in lavatrice. Si può tornare, quindi, come accennato all’ipotesi di un pannolino sì usa e getta, ma in linea con il rispetto dell’ambiente e il benessere del piccolino.
Tra le varie marche che iniziano sempre più a fare capolino c’è BAMBO NATURE: uno dei pannolini più ecologici presenti sul mercato prodotto da Abena. Questo perché il pannolino BAMBO Nature ha ottenuto numerosi riconoscimenti dal punto vista del rispetto dell’ambiente: il marchio nordico di qualità ecologica Swan, il marchio europeo EU Ecolabel, il marchio FSC, il marchio I’m Green che premia per la sua confezione in plastica sostenibile. Inoltre questo pannolino viene prodotto in Danimarca in uno stabilimento a basso impatto ambientale in cui il 95% di tutti i rifiuti di produzione viene riciclato e, una volta smaltito in un inceneritore, non produce diossina durante la combustione a differenza dei classici usa e getta. Un pannolino che si prende cura anche della pelle delicata dei bambini: traspirante, atossico e ipoallergenico, è realizzato con materie prime prive al 100% di sostanze chimiche dannose (come latex, coloranti, cloro o formaldeide) ed è certificato da Asthma-Allergy, ente indipendente che garantisce l’assenza di sostanze nocive che possano causare allergie, dermatiti da contatto o irritazioni.
BAMBO Nature è disponibile in 6 taglie esattamente come i pannolini classici: inoltre taglia 4 (7-14kg), 5 (12-22kg) e 6 (18+kg) anche in versione mutandina (pull-up). Morbidi e flessibili, sottili e non ingombranti facilitano i movimenti del bambino che si sente comodo, pulito (in quanto traspiranti) ma sempre asciutto grazie al grande potere assorbente.