La lana cardata è un materiale versatile che può; essere utilizzato in tanti modi: per realizzare meravigliose fatine o nanetti, per creare animaletti, perfino dipinti e ghirlande con paesaggi e personaggi di vario tipo e tanto altro ancora. Si tratta, tuttavia, di lavori ancora piuttosto complessi per un bambino o una bambina e che richiedono una manualità adulta o, almeno, di una certa età. Tuttavia con la lana cardata si possono realizzare manufatti di ogni tipo partendo da un lavoretto di base adatto anche a bambini piccoli (meglio se a partire dai sei anni e, comunque, con l’aiuto della mamma): le palline di feltro.
Innanzitutto è importante una prima distinzione. In commercio si possono trovare vari tipi di lana cardata: quella che viene lavata e poi cardata, ossia pettinata; quella filata, in cui le fibre vengono trasformate in fili più sottili; la lana cotta, ottenuta dalla lana filata e lavorata a maglia e poi sottoposta al processo di “follatura” (lavando ad alte temperature in lavatrice) e, infine, il feltro o pannolenci, a partire dalla lana cardata che viene, appunto, infeltrita.
Per realizzare le semplici palline, quindi, si prenderà proprio in considerazione quest’ultimo tipo. Infeltrire la lana cardata è un processo piuttosto lungo ma altrettanto semplici anche per i più piccoli: questo tipo di lavoro, oltre a divertirli, li aiuterà a sviluppare la pazienza e, soprattutto, la volontà, tanto importante per i bambini di quest’era che sono abituati a tempi rapidi e alla passività. Il materiale necessario è:
• lana cardata di colori vari
• una bacinella di acqua calda (il calore è fondamentale per infeltrire)
• sapone preferibilmente di Marsiglia
• acqua fredda.
Si inizia prendendo un pezzettino di lana cardata (senza tagliarlo ma prendendo un ciuffo) e facendo un nodo. Poi si bagnano le mani con acqua calda e sapone e si inizia a lavorare la pallina: ripiegando i vari ciuffi sul nodo iniziale la pallina aumenterà di misura, ma con il sapone e l’acqua calda inizierà a rassodarsi e a prendere sempre più forma. Ogni tanto sarà necessario sciacquare con acqua calda per eliminare i residui di sapone, strizzando bene.
Per fare meno fatica è consigliabile “creare” la forma aiutandosi con un “multibolle” sul quale lavorare con le mani che, ad ogni passaggio, si impregnerà di sapone e acqua calda, diventando un piano di lavoro più agevole.
Una volta raggiunta la dimensione della sfera desiderata, si dovrà sciacquare la pallina sotto l’acqua fredda, mantenendo il movimento per non perdere la forma e, in seguito, strizzare ancora. Quando sarà asciutta, si potrà rifinire, eliminando con le forbici eventuali fili non infeltriti: a questo punto la pallina sarà pronta per essere utilizzata e si potrà iniziare con un’altra, magari, di diverso colore fino a quando si desidera.
Ma cosa realizzare con queste palline?
Già da sole possono trasformarsi in biglie speciali con cui giocare insieme ad altri amici per ore, oppure si possono incollare tra loro per creare oggetti utili, come sottopentola o centrotavola per la mamma o la nonna. Tuttavia, con le sfere di feltro, c’è anche la possibilità di realizzare idee di vario tipo, semplicemente con l’aiuto del genitore.
Qualche esempio?
Tra i più semplici, ci sono i monili: collane e braccialetti che si possono creare facilmente facendo passare un filo (di acciaio o di nylon) tra una sfera e un’altra, aiutandosi con un ago con la punta piuttosto spessa che andrà infilato al centro. Per questa ragione le palline non dovranno essere né eccessivamente dure, né eccessivamente morbide, in modo da far passare ago e filo senza troppa difficoltà. Una pallina dopo l’altra e la collana o il bracciale prenderanno forma per essere donati alla mamma, alla nonna o anche per fare un regalo davvero originale e unico a una compagna di scuola.
Un altro lavoro che si può; fare con i bambini è il “mobile“: come negli altri casi si dovranno far passare le palline attraverso un filo di nylon o di stoffa e distanziarle tra loro (diversamente dalla collana o dal bracciale dove restano vicine) fermando ciascuna con due nodi laterali. Formando fili di diversa lunghezza, si potranno poi legare a cascata a rametti in modo diverso: ad esempio due rametti incrociati tra loro e fermati con lo spago e i quattro fili sulle punte oppure un ramo solo e due o tre fili di varie lunghezze appesi. Eventualmente si potranno arricchire alternando alle palline di feltro, farfalle di carta ritagliate e colorate oppure conchiglie o ghiande traforate ecc…I mobile potranno arricchire e impreziosire la cameretta dei bambini, o esseri appesi all’ingresso della stanza, danzando delicatamente a ogni alito di vento: una vera magia con la soddisfazione di aver realizzato tutto semplicemente con le proprie mani!
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