L’estate sembra il periodo ideale per iniziare a togliere il pannolino, ma lo è davvero?
Sicuramente è la stagione più pratica per contenere gli inevitabili incidenti di percorso, ma per emanciparsi dal pannolino bisogna tenere presente la specificità di ogni bambino e il suo sviluppo psicomotorio. Come si fa a sapere qual è il momento giusto, allora?
Generalizzando, per le femmine di solito arriva all’età di due anni, tre per i maschi. Bisogna tenere presente però; che la svolta avviene quando il bimbo inizia ad avere il controllo di vescica e sfinteri, non prima, e che questo varia da bambino e bambino così come variano le tempistiche per acquisirne il pieno controllo.
I neonati non hanno il controllo delle proprie funzioni fisiologiche: molto semplicemente, quando scappa scappa. Tra i 18 mesi e i 3 anni succede che i bambini comincino a riconoscere i propri stimoli e questo è considerato in psicologia una delle tappe più significative dell’età infantile.
Questo evento coincide infatti con uno dei primi passi nella vita di un essere umano verso la propria autonomizzazione. Con ogni evidenza, forzare in questa direzione è controproducente e sbagliato. Si tratta di un processo di maturazione al quale bisogna lasciare i propri tempi, tenendo sempre presente che spesso può; conoscere delle fasi di arresto o regressione in concomitanza con cambiamenti importanti come un trasloco o la nascita di un fratellino.
Ecco perché il passaggio dal pannolino all’autonomia non può; essere una decisione presa dai genitori per ragioni di praticità. E’ importante invece che essi supportino il bambino riconoscendone il bisogno fisiologico di iniziare a occuparsi dei propri bisogni da solo, supportandolo in eventuali fasi di stallo o negli “insuccessi”.
Una volta che il bimbo capisce quando la vescica o l’intestino sono pieni, inizierà poi a gestire le contrazioni per evacuare. E’ questo il momento giusto per iniziare a togliere il pannolino, nonostante spesso si cerchi di fare coincidere l’evento con le esigenze di scuola e famiglia.
Certo, se il periodo estivo coincide fortuitamente con il momento evolutivo propizio allo “spannolinamento”, tanto meglio. Sicuramente potere indossare solo le mutandine ed evitare di sporcare gli abiti semplifica molto il percorso, ma non per tutti è possibile perché ogni bambino raggiunge la maturità in questo senso in momenti diversi a seconda della data di nascita e del proprio percorso personale.
In ogni caso è importante non rimproverarlo mai: come ogni processo di autonomizzazione, va riconosciuto, incoraggiato e sostenuto soprattutto nei momenti di insuccesso.