La primavera è la stagione ideale per impegnarsi in una bella pulizia di fino del proprio organismo. Perché?
Le ragioni estetiche non mancano, ma esistono ragioni altrettanto valide che non dovrebbero passare in secondo piano. Innanzi tutto la disintossicazione è una valida e antichissima forma di prevenzione delle malattie e in molti casi è consigliata anche come cura. Esistono diverse formule adattabili ad ogni necessità ma in caso di malattia è senz’altro indicato consultare il proprio medico ed evitare rimedi fai da te.
Se invece non si hanno particolari problemi di salute vale la regola generale: la manutenzione del proprio organismo è fondamentale. Mens sana in corpore sano (e viceversa), no? Dedichiamo cure e attenzioni alla pulizia del corpo, ci prendiamo cura del nostro aspetto esteriore, perché lo stesso non dovrebbe valere anche per quello “interiore”?
Una corretta igiene dell’organismo lo mantiene allo stato ottimale. Com’è noto, gli organi preposti alla disintossicazione del corpo umano escono spesso affaticati dall’inverno, durante il quale spesso abbiamo assunto più farmaci, abbiamo respirato aria più inquinata, ci siamo nutriti con cibi più calorici a fronte di uno stile di vita che raramente consente di smaltire tutte le tossine accumulate.
Le tossine che si accumulano nei tessuti ne riducono la capacità funzionale e incrementano la distruzione cellulare. Per questo a volte non basta una sana ed equilibrata alimentazione e bere molta acqua ma è consigliabile un programma ad hoc per rigenerare l’organismo e garantirne la piena funzionalità.
Come? Innanzi tutto bisogna pulire fegato e intestino.
Esistono moltissimi programmi che prendono in considerazione aspetti diversi, dall’alimentazione all’allenamento, seguendo diverse teorie e approcci “filosofici” più disparati. Ci limitiamo qui a dare qualche indicazione di base, adattabile alle proprie esigenze e integrabile con programmi mirati e più approfonditi.
Per iniziare, un digiuno breve della durata variabile da uno a tre giorni è un metodo semplice ed efficace. Durante il digiuno si possono sfruttare le proprietà depurative di frutta e verdura bevendo succhi e centrifugati. Oltre a mele, carote, spinaci, sedano e zenzero sono ottime le proprietà di tutti i vegetali di stagione, come carciofi, asparagi, rape.
Vista l’importanza dell’idratazione, oltre a succhi di frutta e centrifugati non bisogna dimenticare le tisane: a sera e mattina sono ottime quelle al carciofo, all’ortica, al finocchio e al tarassaco. Anche il decotto di betulla è ideale, da utilizzare per almeno quattro o sei settimane come stimolatore dei processi fisiologici per un corretto e rapido drenaggio dei liquidi. Ne bastano uno o due cucchiaini diluiti in acqua, succhi e tisane tre volte al giorno per risultati garantiti, dentro e fuori.
Un altro rimedio disintossicante molto diffuso è la dieta dei sette limoni. Sfido chiunque a dire di non averne mai sentito parlare! E’ un programma di depurazione e alcalinizzazione dell’organismo. Si tratta di bere ogni mattina a digiuno il succo puro di un limone, aumentando progressivamente la dose fino ad arrivare a sette limoni il settimo giorno. Raggiunta la dose massima si fa il processo inverso fino a tornare, dopo due settimane, al succo di un solo limone (con grande sollievo, aggiungerei).
Per un corretto assorbimento prima di fare colazione è consigliabile aspettare almeno mezz’ora dopo l’assunzione della spremuta, ma contrariamente a quanto si può; pensare il limone è un naturale antiacido gastrico e favorisce la produzione di Carbonato di potassio, utile nella cura delle gastriti. Quindi, niente paura!
L’idratazione rimane un must insieme all’eliminazione di alcool, farine e zuccheri raffinati, lieviti e grassi saturi. In linea di principio questi accorgimenti sono la base generalissima di una sana alimentazione ma va da sé che un approccio elastico unito ad una disintossicazione annuale sono la combinazione perfetta.
Un buon piatto di pasta e un gelato non si negano a nessuno, specie dopo aver ripristinato la funzionalità del nostro organismo e le sue autonome capacità di disintossicazione, inibite da un regime alimentare e da stili di vita che vanno sotto il comune denominatore di un’abbondanza e una sedentarietà sconosciute fino a qualche decennio fa.
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