Domenica scorsa iniziava l’Avvento e abbiamo parlato qui di cosa questo significhi, introducendo l’allegoria dei quattro angeli di Soline e Pierre Lienhard per scandire l’attesa che ci separa dal Natale.
Soprattutto per i bambini è importante che questo non si trasformi in una corsa ai regali e in una corsa contro il tempo. Se vogliamo preservarne la magia, i giorni precedenti e successivi al Natale sono altrettanto densi di significato: voler preparare uno spazio interiore all’Evento e lasciare che questo si radichi e trovi un’adesione profonda comporta il rispetto di tempi e modi propri.
Lo stesso succede nei processi di apprendimento, nei processi evolutivi, in quelli di guarigione e in ogni cerimonia sacra: mettersi in cammino è il presupposto ma rispettare i tempi è fondamentale. Per questo un altro importante simbolo dello scorrere del tempo così come dell’Avvento è rappresentato dal Calendario: questo ha origine nei paesi germanici ma oggi è adottato anche da noi.
Un tempo i Calendari dell’Avvento erano fabbricati in casa usando calze vecchie o pezze come contenitori per dolcetti, mandarini o piccoli oggetti o immagini; questi venivano appesi e aperti dai bambini uno al giorno, ogni giorno, fino all’apertura dei regali vera e propria del 25 dicembre.
Oggi questo continua ad essere un validissimo spunto creativo, ma dal 1900 circa è iniziata una vera e propria produzione di calendari stampati con una finestrella per ogni giorno d’Avvento. All’interno delle finestrelle sono racchiuse immagini evocative e spesso vi sono dipinte vere e proprie storie, a voler creare una trama che accresca la partecipazione emotiva e l’adesione profonda all’avvenimento atteso.
Ed è proprio questa adesione profonda che cerca l’Angelo Rosso, il quale attraversa i cieli la seconda domenica d’Avvento e cerca nel cuore degli uomini qualcosa di ben preciso; ma anche qualcosa di estremamente inafferrabile, che richiede di liberare il cuore dal peso delle cose di tutti i giorni per far posto all’ineffabile e alla magia della nascita e della ri-nascita del bambino.
Seconda settimana d’Avvento: l’Angelo Rosso.
Oggi un secondo angelo scende dal cielo. E’ vestito con un grande mantello rosso e porta nella mano sinistra un grande canestro, tutto d’oro. Questo canestro è vuoto e l’angelo vorrebbe riempirlo per riportarlo tutto pieno dinnanzi al trono di Dio. Ma cosa vi andrà a mettere?
Il canestro è molti fine e delicato, perché è intrecciato con raggi di sole; non ci si possono mettere cose dure e pesanti dentro. L’angelo passa molto discretamente in tutte le case, su tutta la terra, e cerca… Che cosa cerca?
Egli scruta il cuore di tutti gli uomini per vedere se vi trova un po’ d’amore completamente puro. E questo amore lo mette nella sua coppa e, quindi, lo porta verso il cielo. E là, coloro che abitano il cielo, gli angeli e anche gli uomini che sono morti sulla terra, prendono questo amore e ne fanno luce per le stelle.