Ritorno a scuola: qualche considerazione su come affrontarlo.

L’anno scolastico è iniziato e per i più piccoli non sempre è facile tornare nei ranghi. Non che lo sia per gli adulti, eh! Dopo tre lunghi mesi di vacanza, il ritorno alla normalità è traumatico un po’ per tutti. Per questo, l’ideale sarebbe non renderlo ulteriormente faticoso: se vogliamo evitare di partire col piede sbagliato, meglio tenere a mente alcuni punti fermi.


    • Evitiamo stress evitabili: sembra una banalità, ma non lo è. Mai sentita la massima “less is more”? Semplifichiamo la routine dei nostri figli. E magari anche la nostra. Quindi, diamo la precedenza alle ore di svago piuttosto di riempire i pomeriggi di attività extrascolastiche e sport. Ne gioveranno i più piccoli, per i quali i ritmi quotidiani saranno meno serrati, ma ne gioveranno anche i genitori che eviteranno di fare salti mortali per andare ad accompagnare e recuperare la prole a tutte le ore e in ogni luogo.

Da questo primo punto, che funziona un po’ come la Stella Polare, possiamo facilmente dedurre tutti gli altri, per cui:


    • Abbassiamo le aspettative: non sta scritto da nessuna parte che i risultati scolastici debbano essere eccellenti e non sin da subito. Meglio un approccio soft, evitando di oberare di studio i ragazzi: basta che ci sia un orario prestabilito per completare i compiti a casa, evitando che questi incombano dopo cena o addirittura il mattino successivo, prima di andare a scuola.
    • Ritmo regolare: in questo senso la scuola aiuta, perché i bambini avranno la sveglia tutti i giorni alla stessa ora e pranzeranno regolarmente – cosa che in estate non sempre accade. Per questo è importante che anche a casa ci sia regolarità nell’orario della cena e della messa a letto, tenendo presente che i più piccoli devono poter dormire almeno dieci ore. L’ideale sarebbe che vadano a nanna ad un orario che consenta loro di svegliarsi spontaneamente, il mattino dopo.

  •  
    • Pianificazione: è ormai chiaro che il grosso del lavoro, fin qui, spetta ai genitori. Ed è a monte. Si tratta di aver chiaro, prima dell’inizio di ogni giornata o attività, gli obiettivi e le tempistiche. Questo aiuterà a non essere di corsa e a non scaricare stress e ansia sui figli. Se siamo – o riusciamo a sembrare – padroni della situazione, calmi e centrati, i piccoli sapranno cosa fare e quando farlo, ed è questo ciò; di cui hanno più bisogno.

       

    • Indulgenza: per chiudere il cerchio torniamo all’inizio, alla voce “evitare stress evitabili”: ecco, nonostante abbiate fatto del vostro meglio, secondo la legge di Murphyse qualcosa può; andar male, andrà male“. Quindi, un respiro profondo e ridiamoci su!